sabato 20 novembre 2010

udine camere

La città di Udine, "storico" capoluogo del Friuli, è una città bella, ordinata, sobria e, soprattutto, vivibile. Con la sua espansione degli ultimi decenni ha quasi avuto luogo una fusione della città con comuni limitrofi, creando una sorta di “paesaggio” di città-campagna, peculiare e a misura d’uomo. La città si colloca proprio al centro della pianura friulana ed è un crocevia fra la Regione Friuli Venezia Giulia ed i vicini confini di Austra e Slovenia. Infatti la regione è l’unico collegamento fisico e culturale fra l’Italia e l’Est europeo, motivo per cui è anche centro abitato di antichissime origini. Sebbene le origini non sia tuttora ben certe, pare provato che durante l'età del ferro e fino all'epoca romana, dove sorge la città di Udine, vi fossero nuclei abitativi, come dimostrano alcuni reperti storici, fra cui i più importanti sono stati rilevati alla base del castello di Udine, posto nel centro della città. La prima fonte attendibile è datata 983, si tratta di un “certificato” imperiale dell’ imperatore Ottone II in cui viene citato castello. Ottone II conferma il predominio della Chiesa sul castello nella persona del patriarca di Aquileia. Intorno a queste date comincia la parabola ascendente della cittadina che, grazie alla sua posizione strategica, viene cinta da mura e varie fortificazioni. Il castello originario sorgeva dove si trova quello attuale e dalla sua posizione elevata dominava il pianeggiante territorio circostante. Durante il primo periodo medioevale, Udine non ebbe grossa rilevanza: le città principali erano Aquileia ( IV città dell’Impero Romano e, dopo la sua distruzione da parte di Attila, sede del Patriarcato) e Cividale Longobarda. A partire dal 1223, con la fondazione del mercato da parte del patriarca Bertoldo di Andechs, Udine diventa la città più importante della regione per il commercio e i “passaggi” di merci. Dal 1420 termina il dominio dei Patriarchi e la città entra a far parte della Serenissima Repubblica di Venezia e ne segue i destini. Nel XVIII secolo viene fondata l'Arcidiocesi di Udine (1753) e, nel 1797, ha fine la Repubblica Veneta in seguito al Trattato di Campoformio. Nel 1813 la città passa sotto il dominio degli Austriaci e con il 1866 Udine entra a far parte dello Stato Italiano. Nel 1964 la regione Friuli-Venezia Giulia venne ufficialmente riconosciuta come regione autonoma. Nel 1976 l’intera regione fu colpita da un disastroso terremoto che rase al suolo o danneggiò la maggior parte di città e paesi. Oltre al tremendo ricordo, al lutto per i quasi 1000 morti e agli anni difficili del post-terremoto rimane anche un esempio, pressochè unico, di esemplare e totale ricostruzione che ha saputo fare da sprone allo sviluppo economico e sociale. Udine e l’intera regione, negli ultimi decenni, hanno saputo distinguersi per le politiche economiche e per la “conservazione” e sviluppo dell’intero territorio nel rispetto dell’ambiente e con la cura posta verso di esso oltre al rispetto e alla conservazione delle antiche tradizioni. Di particolare importanza la protezione e valorizzazione lingua Friulana (marilenghe) recentemente dichiarata “lingua minoritaria”. Il FVG è una regione per lungo tempo rimasta ai margini dei percorsi turistici-storici-ambientali. Si nota ora, ed ottima cosa, un interesse alla scoperta di luoghi, sapori, storia di una Regione quasi dimenticata che riserva, invece, enormi sorprese sotto ogni punto di vista. Basti dire che nell’arco di poche decine di km troviamo: mare, colline moreniche di bellezza unica, borghi medievali curatissimi, castelli di rara bellezza, montagne con invidiabili impianti sportivi e città storiche (Udine, Gorizia, Pordenone e Trieste) i cui centri possono tranquillamente essere definiti “salotti urbani” che si possono godere di giorno e di notte nella totale tranquillità. Interessanti ed inaspettati i percorsi eno-gastronomici.